cos'è architettura & co.

architettura & co. è stato pensato da paolo giardiello per mettere a disposizione di tutti, in particolare dei suoi studenti, i propri scritti, ricerche e riflessioni sull'architettura. il blog contiene testi pubblicati, versioni integrali di saggi poi ridotti per motivi editoriali, scritti inediti o anche solo riflessioni e spunti di ricerche. per questo non ha un ordine determinato, non segue un filo logico, ma rappresenta solo la sequenza temporale di occasioni in cui parlare di architettura, prima di farla "parlare", come invece dovrebbe, normalmente, essere.

03 febbraio 2014

... e tu scrivimi, scrivimi se ti viene la voglia... (De Gregori)

Non so perché ho messo la lettera ricevuta sul blog. Forse non dovevo, ma mi è sembrata così "importante" da non poterla tenere solo per me. Non è infatti una lettera "personale", non tratta di me, ma parte dall'occasione del mio libro per parlare di "cose" che ci interessano. Di architettura, di didattica, di scuola e di relazioni tra le generazioni. Insomma troppo importante per tenerla solo per me. Per cui l'ho condivisa, ringraziando personalmente l'autrice, di cui ho preservato tuttavia la privacy. E dal numero di quanti l'hanno letta devo dire che l'avete molto apprezzata.

Chi scrive un libro sa che qualcuno lo leggerà, e in fondo può anche non importargli se piace o non piace. Ci sono le statistiche di vendita che fanno capire se il libro vende molto o poco, ci sono le critiche e le recensioni. Questo vale però per i libri-libri. "Lettera e non solo" non è un vero libro. Vuole effettivamente aprire un dialogo, provocare e stimolare, suggerire e ricevere riscontri. Insomma è un frammento aperto di un dialogo impossibile.
Per questo non posso che essere felice che a tratti divenga un dialogo vero. Molti mi hanno scritto, anche solo due righe, ma anche molto studenti si sono presentati a chiedere di essere seguiti per una tesi di laurea o un loro esame a seguito del libretto. Insomma molto timidamente, molto meno di quanto mi aspettassi certo, ma comunque il modo irriverente di rivolgermi al lettore un minimo ha rotto il muro tra lettore e scrittore. Tra chi dice quello che vuole e chi si ritrova quelle pagine in mano.

Per cui davvero vorrei che tutti scrivessero le loro lettere. Non a me direttamente, ma ai propri amici,  a genitori che li mantengono agli studi, o a nessuno in particolare come ho fatto io. Ma scrivere quello che si pensa, quello che si immagina possa e debba essere il mestiere dell'architetto. E prima ancora quello dello studente di architettura.
Io, per quanto mi riguarda, sarò sempre pronto a leggere tutto di tutti.
Grazie.