cos'è architettura & co.

architettura & co. è stato pensato da paolo giardiello per mettere a disposizione di tutti, in particolare dei suoi studenti, i propri scritti, ricerche e riflessioni sull'architettura. il blog contiene testi pubblicati, versioni integrali di saggi poi ridotti per motivi editoriali, scritti inediti o anche solo riflessioni e spunti di ricerche. per questo non ha un ordine determinato, non segue un filo logico, ma rappresenta solo la sequenza temporale di occasioni in cui parlare di architettura, prima di farla "parlare", come invece dovrebbe, normalmente, essere.

22 novembre 2013

brevi note sull'allestimento

L’allestimento è la risposta alla esigenza di comunicazione di un contenuto; il termine comunicare deriva dal latino communicare, un verbo collegato al sostantivo communis, che significa “comune”, per cui communicare indica l’azione di “mettere in comune”, di rendere comune, di divulgare e mostrare, un contenuto che si intende condividere e comunicare.
Comunicare però è più di informare, un allestimento non solo spiega ed espone ma rende espliciti i valori e i significati di ciò che racconta. Esso da forma ai contenuti e li rende trasmissibili e assimilabili. Il fine di allestimento è infatti quello di costruire intorno all'evento esposto o al messaggio da comunicare un’emozione fruitiva, percettiva, sensoriale complessa e completa, di tradurre in forma spaziale e simbolica valori che non necessariamente devono essere contenuti nel luogo in cui si svolge ma solo da esso evocati.
Come campo progettuale esso si confronta con la velocità e l’innovazione dei mezzi offerti dalle tecnologie più avanzate proponendo un nuovo abito all’esigenza di informazione, comunicazione e divulgazione di contenuti. E’ certamente la prassi maggiormente attenta alle sollecitazioni del mondo dell’arte e della multimedialità, pur rimanendo a tutti gli effetti un'esperienza strettamente legata all'architettura intesa come spazio capace di trasmettere emozioni.
L'allestimento in un monumento storico, o di parte di esso, implica la consapevolezza di declinare il contenuto espositivo da trasmettere attraverso la relazione dialettica tra l'apparato progettato e la preesistenza, tra il contenuto attuale e il contenitore del passato; tali casi rappresentano, evidentemente una eccezione dove contenuto e contenitore coincidono.
Si tratta di un progetto di museo dove la “cosa da esporre” ed il “luogo in cui esporre” coincidono in quanto ciò che viene comunicato è in parte strettamente connesso con il sito stesso in cui si è. La disciplina della museografia regola metodi e azioni proprie del progetto di un’esposizione permanente, ma non solo, ad essa è sottesa un’operazione progettuale che, a partire dall’oggetto, dal bene - genericamente inteso - da conservare, mostrare o promuovere, e dal suo modo di entrare in contatto con il fruitore, determina - o rinnova - il senso stesso del luogo e degli spazi in cui esso si colloca. Progettare un museo, o anche solo un allestimento museografico, non significa solo concepirne la morfologia e la distribuzione, quanto piuttosto dare ad esso una “forma significante”, alle strutture espositive come allo spazio che le contiene, e quindi assegnando ad ogni parte percepita un preciso ruolo nel processo di comunicazione e coinvolgimento dell’utente.

Rispetto alla “permanenza” del monumento, l'allestimento estrapola, da esso e dal contesto in cui è inserito, i contenuti selezionati da trasmettere, agendo sulla stratificazione di segni, di sensi, di livelli funzionali; opera cioè sul processo della trasmissione dei valori secondo criteri e approfondimenti che possono mutare ed adeguarsi alle differenti richieste dei fruitori. Rappresenta pertanto un nuovo layer aggiunto alla stratificazione storica tradizionale, con un “tempo” diverso, reversibile e non definitivo, adeguabile alle variazioni di gusto e di linguaggio espressivo, grazie anche a tecnologie reversibili e non invasive e alla flessibilità dei contenuti multimediali.

*tali riflessioni sono state elaborate per una relazione di progetto di allestimento in un edificio storico monumentale.